08 ottobre 2007

La capra pestifera

Da diverso tempo nei paraggi di Trentanove si aggira una simpatica capra domestica, di un bel colore fulvo. Il suo luogo preferito di stazionamento é il Chiesino di San Giusto e come vi sia arrivata è un mistero. Fatto sta che da diversi mesi ascoltiamo il suo belare ed ora che è rimasta sola ha imparato a farci visita, soprattutto il sabato e la domenica, per cui si precipita per giocare, mangiare e accennare a qualche testata che le sue potenti corna possono rendere dannosa. L’indole è buona - domestica come si suol dire - ma quando arriva siamo ormai pronti a chiudere porte e cancelli poiché divora di tutto e sale in ogni posto! Verdure e fiori di tutti i tipi, ma gli orti sono la sua vera passione poiché germogli belli e pronti da gustare non si trovano tutti i giorni! Non si limita però a cibarsi di ciò che trova, anzi il suo esuberante repertorio la fa sconfinare dai salti sui tavoli di casa - chiedere ad Alessandra e Giuditta - sul cofano dell’auto o sull’ape rossa di Beppe; insomma è così dirompente e temeraria - un piccolo terremoto - che è difficile tenerla a bada se non con un bastone a mo’ di minaccia e, comunque, solitamente arretra di poco, giusto il tempo per focalizzare il pericolo che non c’è, per poi proseguire nella sua avanzata.
Il rapporto con gli altri animali è di duplice diffidenza anche se lei non ha paura di niente, apparentemente: i cani li guarda in maniera spavalda, con i suoi occhi marroni tendenti al rossastro, come a dirgli: prova a farmi qualche sgarbo, ti farò assaggiare le mia corna! Con i gatti c’è contatto solo visivo poiché i piccoli felini si mantengono, furbescamente, a distanza di sicurezza non offrendole mai l’occasione di trasformare lo sguardo da curioso a sfida.
Alcuni di noi hanno ben pensato di barricare gli orti - Giovanni e Renzo - per salvare il cavolo nero, le insalate, la bietolina, i pomodori e quant’altro: altri hanno chiuso il cancello per non farsi divorare le fragole o qualsiasi altra pianta o per non vedersela in casa pronta a salire sul divano!

La capra in realtà sembra soffrire di solitudine e volendo stare in compagnia si adopera in ogni modo per rendersi simpatica al mondo, non consapevole dei danni e delle paure che può procurare con le sue temibili corna, le corse trafelate e gli scarti che compie come a dire: ti ho nel mirino ma sono capace di evitarti quando voglio - se voglio! Il problema è che non sappiamo quando punta dritta su di te e ti evita davvero, pertanto non gli giriamo mai le spalle. Per neutralizzare la sua irrequietezza o si usa un bastone o si è costretti a bloccarla per le corna, con relativa spinta e scuotimento del capo.
In queste ultime giornate non si vede più - il Chiesino è tornato popolato, si percepisce ogni tanto il suo belare lontano come dire: ci sono, vengo quando mi va e quando meno ve lo aspettate!

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