Il rapporto con gli altri animali è di duplice diffidenza anche se lei non ha paura di niente, apparentemente: i cani li guarda in maniera spavalda, con i suoi occhi marroni tendenti al rossastro, come a dirgli: prova a farmi qualche sgarbo, ti farò assaggiare le mia corna! Con i gatti c’è contatto solo visivo poiché i piccoli felini si mantengono, furbescamente, a distanza di sicurezza non offrendole mai l’occasione di trasformare lo sguardo da curioso a sfida.
Alcuni di noi hanno ben pensato di barricare gli orti - Giovanni e Renzo - per salvare il cavolo nero, le insalate, la bietolina, i pomodori e quant’altro: altri hanno chiuso il cancello per non farsi divorare le fragole o qualsiasi altra pianta o per non vedersela in casa pronta a salire sul divano!
La capra in realtà sembra soffrire di solitudine e volendo stare in compagnia si adopera in ogni modo per rendersi simpatica al mondo, non consapevole dei danni e delle paure che può procurare con le sue temibili corna, le corse trafelate e gli scarti che compie come a dire: ti ho nel mirino ma sono capace di evitarti quando voglio - se voglio! Il problema è che non sappiamo quando punta dritta su di te e ti evita davvero, pertanto non gli giriamo mai le spalle. Per neutralizzare la sua irrequietezza o si usa un bastone o si è costretti a bloccarla per le corna, con relativa spinta e scuotimento del capo.
In queste ultime giornate non si vede più - il Chiesino è tornato popolato, si percepisce ogni tanto il suo belare lontano come dire: ci sono, vengo quando mi va e quando meno ve lo aspettate!
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