Molti gli appassionati di jazz e della sua contaminazione con la musica contemporanea – operetta, musica sacra, improvvisazione e canto riproposti in chiave jazz - che erano saliti da Pontassieve - o venuti da Catelano nei pressi di Doccia o addirittura da Firenze - attraversando
Discorrendo del più e del meno con Lorenzo - conosciuto animatore culturale dell’area fiorentina, e non solo, nonché direttore musicale di Fabbrica Europa, curatore di svariati programmi che hanno al centro la musica e il teatro e scrittore estemporaneo - mi diceva che riuscire a mettere insieme e a fare dialogare musicalmente un soprano con un contrabbasso è cosa assai difficile perché è quanto di più opposto e di innaturale si possa immaginare dal punto di vista sonoro, melodico e strumentale.
In questo caso l’esperimento è perfettamente riuscito, tanto è vero che il numeroso pubblico ha chiesto ripetutamente il bis, soddisfatto più di una volta dai due bravi musicisti: improvvisazione e canto, praticati con la semplicità del vero e la leggerezza degli artisti veri.
Un lavoro aperto, in corso, anzi un viaggio vero e proprio alla ricerca di “stazioni da interpretare” più che da visitare, da scoprire con la curiosità e la poesia di una coppia che è sembrata collaudata ed affiatata: ogni tappa e ogni itinerario un’emozione che si ripete e si reinventa.
Applausi scroscianti per ogni brano e piena soddisfazione nell’ascoltare questo itinerario composto da brani musicali dalla tradizione europea, americana, mediterranea, ispanico-araba e africana che si fondono con la cont
Ma la serata non si è conclusa alla fine del concerto - con le immancabili considerazioni,
In conclusione buona musica e un percorso che ha permesso ai tanti che sono rimasti di scoprire i gioielli di una graziosa Chiesa di campagna e un po’ di storia locale.